PSD II: nuova bussola nell’ecosistema dei pagamenti

L’evoluzione del rapporto tra nuovi player, banche e start up fintech nel nuovo ecosistema dei pagamenti. Un Workshop a cura di A.I.I.P.

Milano 13 dicembre 2016. Si è tenuto oggi, presso l’Hotel Principe di Savoia a Milano il workshop dal titolo: “La PSD II e l’evoluzione del rapporto tra nuovi player, banche e start up fintech nel nuovo ecosistema dei pagamenti: il Consumatore al centro del nuovo scenario, un evento coordinato dall’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica – A.I.I.P.

Il panel di relatori, costituito miratamente da professionisti provenienti da settori diversi, ha potuto offrire una visione d’insieme del nuovo perimetro del mercato, grazie agli interventi di Roberto Catanzaro – Business Development & Innovation Director CartaSi, Alberto Bordiga – Responsabile Banking e Sistemi di Pagamento Banca Sella, Antonio Galiano – Head of e-Bank – Iccrea Banca e Presidente Ventis, Paola Trecarichi – Country Manager Italy HIPay Group, Gianluca Bitossi Coronedi – Innovator Che Banca!, Valeria Santoro – Country Manager Italy Stocard, Sarah Lenggenhager – Presidente JADE Italia, Paolo Zucca– Chief Editor Il Sole 24 Ore, ed Enrico PollinoMFC Editore.

Maurizio Pimpinella, Presidente A.I.I.P., ha aperto i lavori illustrando il nuovo ecostistema dei pagamenti, da lui approfonditamente descritto nel libro “L’evoluzione normativo-regolamentare nel settore dei pagamenti” presentato in questa occasione dallo stesso editore Enrico Pollino MFC Editore. “Il mercato sta cambiando e la PSD II riscrive completamente i confini del comparto digital payment” ha dichiarato Pimpinella.”Oggi, diversamente da un tempo, quando esclusivamente banche e circuiti si occupavano di questo settore, i player sono innumerevoli. Ciò stimola la concorrenza e rende il cittadino l’ago della bussola. Secondo una survey di Worldpay, infatti, i cittadini europei vogliono anzitutto che i digital payment siano di facile utilizzo, pretendendo come secondo fattore la sicurezza e, incredibilmente, solo in ultima analisi accennano alla velocità della procedura. User experience e Multichannel diventano così gli elementi imprescindibili di ogni azienda competitiva, a prescindere dal settore.”

Della stessa linea Catanzaro di CartaSi secondo cui “le evoluzioni della normativa portano ad uno scenario di “co-opetition” tra player innovativi e tradizionali: non necessariamente scontro frontale ma uno scenario in cui al tempo stesso si collabora (per innovare servizi e user experience della clientela finale) e si compete (in alcune parti della catena del valore)”. Bordiga di Banca Sella ha proseguito affermando: “E’ innegabile che la PSD II modifichi lo scenario di mercato limitando i profitti sia lato acquirer che lato issuer. Le banche devono quindi proporre nuovi servizi e studiare partneship che assicurino loro nuove forme di profitto”

 

Il tema è stato ripreso anche da Trecarichi di Hipay che ha aggiunto “È importante che i player italiani si confrontino apertamente sulle nuove disposizioni europee che noi di HiPay seguiamo già da tempo. Come payment provider internazionale, la nostra particolarità è quella di offrire già oggi soluzioni complete, integrate e in linea con la PSD II grazie alle nostre due licenze bancarie come E-money Issuer e Payment Institution”.

 

Sempre in tema di E-comerce Galiano di Iccrea ha spiegato l’idea che ha portato alla creazione di Ventis, il marketplace del Credito Cooperativo “sviluppato da Iccrea Banca per le BCC, nell’ambito di una visione strategica della banca come ‘piattaforma relazionale’ mitigando i fenomeni di disintermediazione delle banche che la PSD II accelererà. Con Ventis, passeremo da un modello di passiva tramitazione di operazioni bancarie a un modello di proattivo sviluppo di relazioni economiche e sociali sul territorio. La logica relazionale di Ventis permette alle BCC ed ai loro clienti privati e PMI di utilizzare una piattaforma digitale di commercio elettronico integrata rafforzando da un lato il patrimonio informativo del mondo bancario e dall’altro le relazioni di fiducia che le BCC instaurano sul territorio con i propri clienti”.

Santoro di Stocard ha incentrato il suo intervento sulle tappe dei digital payment nel nostro Paese: “L’adozione delle innovazioni nei pagamenti digitali in Italia avverrà in modo graduale. Certamente saranno sperimentate per prime dagli italiani più inclini all’innovazione per esigenze professionali o per predisposizione personale. E questa tipologia di utenti (detti pionieri) prediligerà sicuramente la soluzione più semplice e più integrata ma anche la soluzione che riterrà più sicura, non solo dal punto di vista della transazione in sé, ma anche per il rispetto della privacy. Non necessariamente ci sarà quindi un solo vincitore: la realtà sarà sempre più multiplayer. Stocard,la più grande Wallet app al mondo, ha in quest’ottica prima pensato a liberare il portafoglio degli utenti dalle decine di carte fedeltà che lo appesantivano, integrandole in un unica app ed ora sta lavorando all’implementazione del mobile payment. Ormai non si può più puntare solo sulla tecnologia, ma bisogna guadagnare la fiducia degli utenti e farli abituare all’uso del prodotto”.

Bitossi Coronedi di CheBanca! ha invece insistito sulla necessità di innovare per stare al passo con i nuovi player, anche stranieri: “un mercato come quello dei pagamenti offre infinte possibilità, ma per saperle cogliere ci vuole vision. I giganti digitali si muovono con anni di anticipo sugli scenari che la tecnologia e l’evoluzione normativa offrono: è necessario passare da un approccio conservativo o di semplice efficienza alla innovazione, alimentando gli investimenti e abbattendo i paradigmi.”

 

Per dare sempre maggior importanza al tema della formazione, fondamentale in un ecosistema che si evolve è poi intervenuta Sarah Lenggenhager di JADE Italia illustrando la realtà degli Junior Entrepreneurs: “Studenti selezionati e motivati a mettere in pratica le competenze acquisite sui banchi universitari lavorando sui progetti commissionati dalle aziende.” Un progetto, quello di JADE Italia, che punta tutto sulla formazione e che l’A.I.I.P ha deciso di supportare siglando una partnership.”I membri di una Junior Enterprise, infatti, non vengono retribuiti ed i compensi ricavati dalle consulenze vengono reinvestiti nella formazione degli associati, al fine di dare loro una preparazione a 360°”.

“La nuova normativa espande sempre più i confini del mercato dei prestatori di servizi di pagamento, e con essi aumenta il numero di aziende che si rivolgono all’A.I.I.P. per orientarsi in questo vasto ecosistema.” ha infine concluso Pimpinella.

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