Osservatorio blockchain e cryptocurrencies

Osservatorio blockchain e
cryptocurrencies

Nel dicembre 2017, abbiamo annunciato agli associati l’attivazione di un nuovo “Osservatorio” focalizzato sull’evoluzione del mercato delle c.d. “cryptovalute”, che si propone anche di monitorare lo sviluppo applicativo della tecnologia blockchain, nelle aree di maggiore interesse per i nostri associati.
I lavori dell’Osservatorio, in questa prima fase, si stanno concentrando anzitutto su attività di monitoraggio delle pronunce e dei provvedimenti adottati dalle Autorità di controllo e dai Governi dei Paesi principalmente interessati dal fenomeno – tra cui, oltre all’Italia, USA, Cina, Svizzera, UK, Francia, Germania, Singapore, Australia, Canada ed altri –,  reperibili su alcuni portali di notizie dedicati alla materia. L’obiettivo è anzitutto quello di intercettare e comprendere quali sono e come potrebbero evolvere le iniziative – ormai globali – tese a definire una regolamentazione utile alla crescita di un fenomeno che ormai ha assunto dimensioni non più trascurabili.
Con questa Newsletter ci proponiamo di riferire agli associati, con una cadenza almeno mensile, alcuni spunti utili ad orientarsi in questo panorama ancora ricco di incertezze e di pericoli, ma al contempo decisamente interessante per i possibili sviluppi che la tecnologia blockchain offre a business anche tradizionali.

La Newsletter si articolerà di norma nelle seguenti parti:

  • Il punto di vista”, che raccoglie l’opinione di professionisti ed operatori di mercato;
  • Il caso”, che propone l’analisi di un provvedimento e/o di una iniziativa che si pone di particolare interesse per la sua portata, anche sistemica;
  • In primo piano”, sezione dove sono raccolti i principali provvedimenti e pronunce di Autorità di Vigilanza, Corti di giustizia, Governi e Autorità sovranazionali.  Si tratta di una elencazione che non si propone alcun fine di “esaustività”, bensì solo di selezionare quei provvedimenti che, sul piano sistematico e dell’evoluzione della materia, paiono più significativi, o comunque rappresentativi della possibile evoluzione della materia. Per questo, oltre ai provvedimenti delle richiamate autorità si avrà cura di riferire anche di alcune iniziative commerciali e/o imprenditoriali (c.d. “Eventi”) che propongono spunti di interesse;
  • Novità” che riporta le notizie più interessanti;
  • Seminari/Convegni”, chiudono indicazioni riguardo a seminari e convegni di particolare interesse.

Cordiali saluti,
Prof. Maurizio Pimpinella

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Il punto di vista

Nel 2008 il White paper, firmato con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, introduce al mondo la Blockchain e, a pochi mesi di distanza, si assiste all’estrazione dei primi bitcoin a partire dal c.d. Genesis Block del 2009. Da quel momento il mercato delle c.d. criptovalute è cresciuto piuttosto in sordina, sino ai primi mesi del 2017, quando ha iniziato a diffondersi con una accelerazione “virale”; sospinto dagli strabilianti valori raggiunti dal bitcoin, che rappresenta l’archetipo delle “criptovalute”.
A fianco delle più popolari bitcoin, Litecoin, Ethereum, Ripple, Monero, sono nate una pletora di Altcoin (Alternative Cryptocurrency Coins) o di token, emessi nell’ambito delle c.d. ICOs – Initial Coin Offerings, ovvero una forma digitale di raccolta pubblica di capitale, effettuata attraverso la tecnologia Blockchain –. Allo stato sono in circolazione più di 1450 criptovalute, ma si tratta di un numero solo provvisorio,che sta crescendo al passo di qualche unità al giorno.
Esperti, operatori e semplici curiosi si fronteggiano giornalmente sull’argomento, addensandosi in opposti schieramenti: da un lato c’è chi sostiene le potenzialità positive di questo nuovo mercato; capace a tendere di “disintermediare” banche e mercati finanziari, con l’introduzione di monete e circuiti di pagamento alternativi a quelli centralizzati. Dall’altro lato, c’è chi, invece, critica le criptovalute, liquidando il tutto con la patente di “bolla speculativa”, di “truffa elettronica” o ancora di strumenti utili solo a chi vuole delinquere o riciclare denaro.
Accantonati gli estremi, all’atto pratico, resta che la novità e le attese di rendimento sono state amplificate a tal punto da dare impulso a livello globale ad un “mercato di scambi” poco spiegabile sul piano razionale; tanto meno utilizzando i tradizionali criteri di valutazione fondamentale. Un nuovo mercato che, tuttavia, si muove con logiche di comportamento e dinamiche, almeno in apparenza, del tutto omologhe a quelle degli operatori tradizionali (mercati, banche, gestori, advisor, istituti di pagamento, etc.). Basti osservare che l’operatività di scambi tra criptovalute e fiat (le monete aventi corso legale) sempre più è concentrata solo su alcuni operatori (i.e. exchange – secondo modalità piuttosto simili alla prestazione di servizi di pagamento –). Ma non solo: nel web muovono operatori che gestiscono veri e propri mercati (molto vicino al modello MTF); vi sono anche advisor, negoziatori, gestori di patrimoni, con quasi 250 “fondi” all’attivo. Dovendo semplificare in questa sede un tema di grande complessità, almeno sul piano giuridico, intuitivamente non pare possibile che condotte del tutto omologhe, possano “convivere” in un regime che oscilla tra la (iper)regolamentazione, propria dei mercati finanziari, e un vuoto normativo nel quale si vorrebbero invece far nascere e circolare le criptovalute.
D’altra parte è certamente vero che, allo stato, non esiste ancora una norma dedicata alle criptovalute, e che la normativa vigente non è sempre capace di gestire il fenomeno. In attesa di regole dedicate, resta un problema di definizione dell’oggetto e di identificazione delle regole di ingaggio di questo nuovo mercato, che riporta la discussione nell’alveo della normativa – nazionale e sovranazionale – dei mercati finanziari.
Fatte salve alcune eccezioni (come ad es. Litecoin, Ripple, Bitcoin Cash), sia le “monete virtuali” in senso stretto, che Token – che “virtualmente” rappresentano la “materialità” delle criptovalute – mostrano, in una larga maggioranza, i caratteri tipici di un prodotto finanziario di investimento.
Non a caso, sta emergendo un indirizzo sempre più condiviso, che tende ad assoggettare le ICOs alle regole proprie dei mercati finanziari, trattandole, a seconda delle caratteristiche del caso di specie, inquadrandole, a seconda delle caratteristiche del caso di specie, nelle regole che si applicano all’offerta al pubblico di prodotti finanziari, od eventualmente in regimi specifici, come quello del  crowdfunding: in entrambi i casi, la “raccolta” del risparmio avviene per il tramite dei Token
L’approccio interpretativo proposto è suffragato dall’iniziativa di molte Autorità di vigilanza sui mercati che stanno valutando e, in qualche caso, hanno già adottato (comunemente estendendo l’applicazione della disciplina delle offerte al pubblico anche alle ICO) provvedimenti atti a chiarire il perimetro delle norme che regolano questo nuovo mercato finanziario. Sul punto sono indicative le linee guida emesse dalla Monetary Authority of Singapore il 14 novembre 2017, nelle quali si rende applicabile alle ICOs la disciplina preesistente sulla sollecitazione all’investimento finanziario. In analoga direzione, e con riferimento all’Europa, muovono le più recenti comunicazioni dell’ESMA (novembre 2017) nelle quali, tra l’altro, si sottolinea che, alla materia di cui si discute, potrebbero risultare applicabili le Direttive Prospetto, MiFID-MiFID II, AIFM, AML. Tenuto conto delle varietà e peculiarità delle singole emissioni di Token, il novero delle discipline che possono applicarsi risulta, almeno in teoria, assai ampio: si pensi, ad esempio, e per limitarci al perimetro della disciplina finanziaria, alle regole in tema di servizi di pagamento, o di protezione e sicurezza dei dati personali.
Tra provvedimenti di chiusura (cfr. Cina, Australia, Corea del Sud, etc…) e primi tentativi di regolamentazione (USA, Svizzera, Singapore, Canada, Dubai, etc…), si segnalano, come di particolare interesse, alcune iniziative assunte in Francia. Sul finire del 2017 la Autorité des marchés financiers (AMF) ha, infatti, avviato una consultazione pubblica tesa a verificare, nel confronto con gli operatori del mercato, quale possa essere la soluzione più efficace ed idonea a garantire standard di efficienza e sicurezza: le ipotesi poste in discussione riguardano l’adozione di un codice di “autoregolamentazione”; l’emanazione di una disciplina nuova e dedicata alla materia; una modifica della normativa (mercati finanziari) vigente. Quale che sia la soluzione che emergerà, più interessante è l’approccio seguito, che identifica in ogni caso in un accorto dosaggio della “regolamentazione”, la strada migliore per poter considerare le criptovalute una risorsa, e non un problema per il mercato. Si tratta di un esempio che potrebbe a buon titolo essere seguito anche dall’Italia o anche, più opportunamente, dalla comunità europea, stante la sovra-nazionalità del fenomeno. Quest’auspicio si rafforza alla luce della montante preoccupazione che circonda il fenomeno a livello internazionale: dare delle regole non significa necessariamente porsi in un atteggiamento di chiusura, bensì porre le basi per una fiducia maggiore da parte di investitori ed operatori.
Al riguardo sarà interessante conoscere l’esito della discussione che il tavolo promosso in argomento da Francia e Germania nel G20 del marzo prossimo, consegnerà alla comunità internazionale.

Il Caso
6-12-2017, Italia

Con la delibera n. 20207 del 4 dicembre 2017, la Consob ha vietato che Cryp Trade Capital, una società estera operante in Italia nel settore finanziario, continuasse ad offrire “portafogli di investimento” in criptovalute, venendo a configurarsi un’offerta al pubblico di prodotti finanziari pur non essendo rispettata la normativa dedicata.

Il Provvedimento Consob
L’analisi del provvedimento

Provvedimenti (settembre 2017 – gennaio 2018)

28-9-2017, Australia

La Australian Securities and Investments Commission (ASIC) ha pubblicato una comunicazione ufficiale sulle operazioni di ICO, con l’intento di fare chiarezza sul fenomeno e sui rischi connessi.

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23-10-2017, Malta

La Malta Financial Services Authority ha indetto una consultazione per promuovere una disciplina sulla regolamentazione degli OICR che investono in criptovalute.

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26-10-2017, Francia

La Autorité des Marchès Financiers ha indetto una consultazione presso gli operatori di mercato per promuovere una disciplina sulla regolamentazione delle operazioni di ICO.

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13-11-2017, Europa

La European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato due provvedimenti che sottolineano i rischi connessi alle operazioni di ICO, uno a favore dei consumatori, l’altro destinato agli operatori di mercato.

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14-11-2017, Singapore

La Monethery Singapore Authority (MAS) ha pubblicato delle Linee guida aventi ad oggetto la disciplina applicabile alle operazioni di ICO.

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1-12-2017, USA

La CFTC approva il progetto di CME, CFE e Cantor Exchange nella predisposizione dei futures su bitcoin, che inzieranno ad essere negoziati sulla Chicago Board of Trade a partire dal 18 dicembre 2017.

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6-12-2017, Sud Corea

La Financial Services Commission (FSC) ha vietato in Sud Corea le negoziazioni di derivati futures su bitcoin, in vista della prossima emissione sul mercato statunitense di questi prodotti.

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7-12-2017, USA

La Direttrice del dipartimento di Investment Management della SEC ha dichiarato il permanere di alcuni dubbi sui nuovi fondi d’investimento che progettano di investire in criptovalute.

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15-12-2017, UK

La Financial Conduct Authority (FCA) ha pubblicato nel Regno Unito i risultati di uno studio sulla tecnologia Blockchain, frutto di una consultazione degli operatori di mercato sui possibili sviluppi che la tecnologia potrebbe avere sul settore finanziario.

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8-1-2018, Israele

La Bank of Israel per bocca del suo Vicedirettore Nadine Baudot-Trajtenberg ha confermato l’interpretazione per cui le criptovalute non sarebbero da considerare moneta straniera, né tantomeno nazionale, bensì “beni finanziari”.

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11-1-2017, Sud Corea

Fonti del governo sudcoreano hanno informalmente prospettato nell’immediato futuro una legislazione che vieti il trading in criptovalute nel Paese. Dopo la messa al bando delle ICO, il provvedimento sarebbe l’ulteriore freno alla diffusione del fenomeno criptovalute nel Paese.

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13-1-2018, Indonesia

La Bank Indonesia ha ufficialmente dichiarato l’illegittimità dei pagamenti effettuati in bitcoin e altre criptovalute sul territorio del Paese; le “monete virtuali” non sono riconosciute come mezzo di pagamento.

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15-1-2018, Germania

Il Direttore della Bundesbank ha espresso l’auspicio per una regolamentazione a livello internazionale del fenomeno dei bitcoin, data la grande difficoltà nel disciplinare a livello nazionale una realtà che per sua natura non ha confini.

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24-1-2018, Sud Corea

Il Governo sudcoreano ha comminato sanzioni per un totale di $130.000 ad alcuni exchange, contestando il mancato rispetto della normativa sulla privacy dei consumatori. La comunicazione della Korea Communications Commission (KCC), in cui si rende conto del provvedimento, ad oggi non è ancora disponibile nella traduzione in lingua inglese.

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25-1-2018, Russia

Il Ministero delle Finanze russo ha presentato una proposta di legge per la regolamentazione di criptovalute e ICO. Il progetto legislativo indica i requisiti necessari ad intraprendere operazioni di ICO e le caratteristiche che gli investitori devono possedere per parteciparvi. La proposta ora deve intraprendere l’iter legislativo, prima di entrare in vigore. Ad oggi non è ancora disponibile nella sua traduzione in lingua inglese.

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30-1-2018, Filippine

La Securities and Exchange Commission (SEC) ha annunciato che le Filippine si doteranno di una regolamentazione dedicate alle transazioni in criptovalute e  alle ICO entro l’anno solare.

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Le ultime novità

9-1-2018, Eastman Kodak Company

Eastman Kodak Company ha ufficialmente annunciato che lancerà la sua criptovaluta nell’ambito di un’operazione di ICO alla fine di gennaio.

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12-12-2017 Indiegogo

Il gigante del crowdfunding Indiegogo ha ufficialmente aperto alle ICOs come nuova forma di finanziamento all’interno della piattaforma.

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22-11-2017 TOBAM

TOBAM lancia il primo fondo alternativo esclusivamente dedicato all’investimento in criptovalute.

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23-1-2018, acquisto immobiliare

Si registra in Italia il primo acquisto immobiliare effettuato interamente bitcoin.

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28-1-2018, Coincheck

La piattaforma di exchange Coincheck ha comunicato che procederà al rimborso degli utenti danneggiati dal recente attacco informatico che ha coinvolto 260.000 account.

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